Milano, 06.12.2011
Spett.le clientela
Oggetto: Manovra del 4 dicembre 2011.
I punti salienti della manovra (decreto legge del 4 dicembre 2011) sono i seguenti:
1) Prima di tutto il rifinanziamento del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese. Si tratta di una misura che, agendo sul coefficiente di moltiplicazione, consente di fornire credito per oltre 20 miliardi di euro a piccole e medie imprese che altrimenti non avrebbero accesso al sistema bancario. Va evidenziato poi, il c.d. Ace, vale a dire l’Aiuto alla Crescita Economica, una misura che incentiva la capitalizzazione delle imprese. Si tratta di una misura che va finalmente nella direzione di favorire la crescita dell’economia, di cui si parla da molto tempo. In pratica, chi investe capitali in un’attività economica, sottrae dal reddito imponibile un “rendimento nozionale” del capitale investito (3% per i primi tre anni) e sottraendolo direttamente dall’imponibile, viene totalmente sottratto al prelievo.
Si tratta di una norma estremamente utile, per le imprese italiane che sui mercati si presentano sottocapitalizzate e fragili. Il rafforzare la solidità finanziaria delle imprese è strategia nazionale. Con gli aiuti alla capitalizzazione, sono le imprese a decidere se investire in ricerca, in dotazioni infrastrutturali o capitale umano.
2) Secondo punto di fondamentale importanza, è il taglio del cuneo fiscale per le lavoratrici e tutti i giovani under 35.
La manovra prevede l’aumento delle deduzioni Irap per le lavoratrici e per i giovani sotto i 35 anni di età che operano in azienda, assunti con contratto a tempo indeterminato. Lo sconto oggi fissato in 4.600 euro, su base annua per ogni lavoratore dipendente a tempo indeterminato impiegato nel periodo di imposta, aumenterà fino ad euro 10.600 per i lavoratori di sesso femminile e per gli under 35. Il taglio del cuneo sale ulteriormente ad euro 15.200 (con un aumento del 65% visto che fino ad oggi la deduzione forfettaria era fissata in 9.200 euro) per le donne e i giovani sotto i 35 anni che lavorano in imprese del Mezzogiorno. In più sul fronte Irap, viene previsto che dal 2012, le imprese potranno dedursi integralmente l’Irap pagata sul costo del lavoro dall’Ires e dall’Irpef.
3) Sono state introdotte delle “mini patrimoniali”: l’Imu l’imposta municipale sugli immobili sarà anticipata dal 2014 al2012. Inpratica, sarà ripristinata l’imposta sulla prima casa con una contestuale rivalutazione delle rendite catastali fino al 60% e sarà introdotto dal 2013 un nuovo tributo su rifiuti e servizi, al posto della TARSU, sempre ancorato al possesso di un immobile. L’aliquota per l’abitazione principale sarà fissata al 4 per mille, al 7,6 per mille per le altre case.
La manovra fissa poi un extra-prelievo che porterà a rincari anche a doppia cifra per la tassazione di auto di lusso, imbarcazioni ed aerei. Un’imposta straordinaria dell’1,5% cadrà sulle attività oggetto di rimpatrio o di regolarizzazione di tutti gli scudi fiscali del passato.
4) Dal punto di vista del consulente del lavoro, l’intervento più rilevante è quello effettuato sul sistema pensionistico. Scompare il meccanismo delle quote (somma di età e anzianità) per il pensionamento. La nuova regola prevede solo due vie per l’uscita: quella ordinaria di vecchiaia (dal 2012: 66 anni per gli uomini e le donne della Pubblica Amministrazione; 62 per le donne del settore privato, 66 dal 2018), oppure quella “anticipata” per anzianità: 42 anni e 1 mese per gli uomini, 41 anni e 1 mese per le donne. Scompare dal 2012 anche il meccanismo delle “finestre mobili”, che rispetto alla maturazione dei requisiti, ritardavano l’uscita effettiva di 12 mesi per i lavoratori dipendenti e di 18 mesi per quelli autonomi. Viene rivisto il sistema di adeguamento automatico dei parametri alla speranza di vita: le revisioni saranno biennali a partire dal 2013.
E dal 1 gennaio 2012, sistema contributivo per tutti.
Cordiali saluti
(Dott.ssaMonica Melani)