ACCORDO DI RIORDINO COMPLESSIVO DELLA DISCIPLINA DELL’APPRENDISTATO NEL SETTORE
TERZIARIO, DISTRIBUZIONE, SERVIZI
Premessa
Le parti, considerata la revisione e razionalizzazione dei rapporti di lavoro con contenuto
formativo in conformità con il Testo Unico sull’apprendistato, a norma dell’art. 1, comma 30,
Legge n. 247/2007 e del D. Lgs. n. 167/2011, riconoscono in tale istituto uno strumento prioritario
per l’acquisizione delle competenze utili allo svolgimento della prestazione lavorativa ed un
percorso orientato tra sistema scolastico e mondo del lavoro utile a favorire l’incremento
dell’occupazione giovanile, in un quadro che consenta di promuovere lo sviluppo del settore e la
sua capacità competitiva nei mercati internazionali, anche in considerazione dei processi di
trasformazione e di informatizzazione che rendono necessario un costante aggiornamento rispetto
alle mutevoli e diversificate esigenze della clientela.
Ferme restando le disposizioni vigenti in materia di diritto-dovere di istruzione e di formazione, il
contratto di apprendistato, che è un contratto a tempo indeterminato finalizzato alla formazione e
all’occupazione dei giovani, è definito secondo le seguenti tipologie:
a) contratto di apprendistato per la qualifica e il diploma professionale;
b) contratto di apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere;
c) contratto di apprendistato di alta formazione e ricerca.
Le parti, preso atto che il D. Lgs. n. 167/2011 attribuisce alla loro competenza per l’apprendistato
di tipo a) le modalità di erogazione della formazione aziendale, per quello di tipo b) la
qualificazione contrattuale da conseguire, la durata del contratto per la sua componente
formativa, nonché la durata e le modalità di erogazione della formazione professionalizzante,
concordano la presente disciplina dell’istituto dell’apprendistato, al fine di consentire lo sviluppo
di concrete opportunità occupazionali.
Le parti confermano di impegnarsi a tutti i livelli nei rapporti istituzionali al perseguimento dei
contenuti e dei principi contenuti nel presente accordo, al fine di garantire un’applicazione
omogenea in tutte le Regioni della disciplina legislativa dell’apprendistato. A tal fine, le Parti,
inoltre, si impegnano a promuovere intese con le Regioni e le Province autonome di Trento e
Bolzano per le parti che la legge ad essi demanda, anche al fine dell’armonizzazione con il presente
accordo.
Le parti, nel darsi atto che le norme di cui al presente accordo costituiscono nel loro complesso
una condizione di miglior favore rispetto a tutte le previsioni contenute in precedenti accordi
nazionali/ contratti collettivi nazionali di lavoro del settore TDS, confermano che l’istituto
dell’apprendistato costituisce materia disciplinata esclusivamente al livello nazionale di
contrattazione e che, di conseguenza, gli eventuali ulteriori accordi di secondo livello in materia
devono ritenersi non più applicabili, ferma restando la competenza sulle modalità di erogazione
della formazione per il tipo a) che potranno essere concordate a livello regionale.
A tal fine tutte le disposizioni degli accordi territoriali in materia di apprendistato che prevedono
durate superiori rispetto a quelle previste nel presente accordo, nonché un numero inferiore di
livelli e mansioni, sono da ritenersi automaticamente allineate a quanto convenuto nel presente
accordo.
2
Sono fatti salvi gli accordi regolamentari e di funzionamento delle Commissioni presso gli Enti
Bilaterali Territoriali già in vigore.
Sono fatti salvi, inoltre, i contratti individuali di apprendistato stipulati prima dell’entrata in vigore
del presente accordo.
Le Parti concordano, altresì, che i datori i lavoro che hanno sede in più Regioni possono fare
riferimento al percorso formativo della Regione dove è ubicata la sede legale.
PARTE I – DISCIPLINA GENERALE
Art. 1 – proporzione numerica
Considerato quanto disposto dal D. Lgs. n. 167/2011, le parti convengono che il numero di
apprendisti che il datore di lavoro ha facoltà di occupare alle proprie dipendenze non può
superare il 100 per cento dei lavoratori specializzati e qualificati in servizio.
Il datore di lavoro che non abbia alle proprie dipendenze lavoratori qualificati o specializzati, o che
comunque ne abbia in numero inferiore a 3, può assumere apprendisti in numero non superiore a
3.
Art. 2 – Limiti di età
Le parti convengono che, in applicazione di quanto previsto dal D. Lgs. n. 167/2011, potranno
essere assunti con il contratto di apprendistato professionalizzante e/o con contratto di alta
formazione e ricerca i giovani di età compresa tra i 18 e i 29 anni, ovvero a partire dal compimento
dei 17 anni se in possesso di una qualifica professionale conseguita ai sensi del D. Lgs. n. 226/2005,
nonché con il contratto di apprendistato per la qualifica e il diploma professionale i giovani che
abbiano compiuto 15 anni e fino al compimento del venticinquesimo anno di età.
Nelle aziende commerciali di armi e munizioni l’età minima per l’assunzione di apprendisti è il
diciottesimo anno compiuto.
Per i lavoratori apprendisti di cui all’art. 3 D. Lgs. n. 167/2011 di età inferiore ai 18 anni,
troveranno applicazione le norme del vigente CCNL Terziario, in quanto compatibili.
Art. 3 – Disciplina generale
Ai fini dell’assunzione di un lavoratore apprendista è necessario un contratto scritto, nel quale
devono essere indicati: la prestazione oggetto del contratto, il periodo di prova, il livello di
inquadramento iniziale, quello intermedio e quello finale, la qualifica che potrà essere acquisita al
termine del rapporto e la durata del periodo di apprendistato. Il piano formativo individuale dovrà
essere definito entro 30 giorni dalla stipulazione del contratto ovvero per le fattispecie di cui alle
lettere a) e c) dell’art. 1, D. Lgs. n. 167/2011 nei diversi termini individuati dai soggetti competenti.
Le parti concordano che il periodo di formazione dovrà terminare di norma 30 giorni prima della
scadenza del contratto di apprendistato.
La malattia, l’infortunio o altre cause di sospensione involontaria del rapporto superiore a 30
giorni consecutivi comportano la proroga del termine di scadenza del contratto di apprendistato,
con il conseguente posticipo anche dei termini connessi ai benefici contributivi.
In tale ipotesi il datore di lavoro comunicherà al lavoratore la nuova scadenza del contratto di
apprendistato.
3
Durante lo svolgimento dell’apprendistato le parti potranno recedere dal contratto solo in
presenza di una giusta causa o di un giustificato motivo.
In caso di mancato preavviso, ai sensi dell’art. 2118 cod. civ., si applica la disciplina del vigente
CCNL Terziario in materia di indennità sostitutiva del preavviso
Alla scadenza del contratto, qualora una delle parti intenda recedere dal rapporto, sarà tenuta, ai
sensi dell’art. 2, lett. m), D. Lgs. n. 167/2011, a comunicarlo con un preavviso scritto pari a 30
giorni decorrente dalla scadenza del periodo di formazione.
Art. 4 – Procedure di applicabilità
1) apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere
I datori di lavoro che intendano assumere apprendisti, debbono presentare domanda, corredata
dal piano formativo, predisposto anche sulla base di progetti standard, alla specifica Commissione
dell’Ente Bilaterale, prevista dall’art. 20 del vigente CCNL Terziario, competente per territorio, la
quale esprimerà il proprio parere di conformità in rapporto alle norme previste dal predetto CCNL
in materia di apprendistato, ai programmi di formazione indicati dall’azienda ed ai contenuti del
piano formativo, finalizzato al conseguimento delle specifiche qualifiche professionali.
Ai fini del rilascio del parere di conformità, la Commissione è tenuta alla verifica della congruità del
rapporto numerico fra apprendisti e lavoratori qualificati, della ammissibilità del livello
contrattuale di inquadramento nonché del rispetto della condizione di cui al successivo articolo 17.
Ove la Commissione non si esprima nel termine di 15 giorni dal ricevimento della richiesta, questa
si intenderà accolta.
In alternativa a quanto previsto nei precedenti commi, le aziende con unità produttive distribuite
in più di due regioni possono inoltrare la domanda di cui al primo comma all’apposita
Commissione istituita in seno all’Ente Bilaterale Nazionale.
La commissione paritetica istituita in seno all’Ente Bilaterale Nazionale, esprimerà il proprio parere
di conformità in rapporto alle norme previste dal vigente CCNL Terziario in materia di
apprendistato, ai programmi formativi indicati dall’azienda ed ai contenuti del piano formativo,
finalizzato al conseguimento delle specifiche qualifiche professionali.
Ove la commissione paritetica in seno all’Ente Bilaterale nazionale non si esprima nel termine di 30
giorni dal ricevimento della domanda, la conformità del piano formativo si intenderà acquisita.
In occasione delle assunzioni degli apprendisti le aziende provvederanno a trasmettere il parere di
conformità della commissione paritetica costituita in seno all’Ente Bilaterale Nazionale o, superati i
30 giorni di cui al comma precedente, a segnalare l’avvenuta automatica conferma del piano
formativo alle commissioni paritetiche istituite in seno agli Enti Bilaterali dei territori nei quali sono
previste le assunzioni stesse e presso i quali verranno inoltrate le relative richieste, al fine di
consentire la sola verifica della congruità del rapporto numerico fra apprendisti e lavoratori
qualificati, della ammissibilità del livello contrattuale di inquadramento nonché del rispetto della
condizione di cui al successivo art. 17.
4
Ove la Commissione territoriale non si esprima nel termine di 15 giorni dal ricevimento della
richiesta, questa si intenderà accolta.
Gli Enti bilaterali territoriali sono comunque tenuti ad uniformarsi a quanto definito nel parere di
conformità della Commissione nazionale per l’apprendistato in seno all’Ente bilaterale nazionale.
2) apprendistato per la qualifica e il diploma professionale – apprendistato di alta formazione e
ricerca
Con riferimento alle tipologie di apprendistato previste alle lettere a) e c) dell’art. 1, D. Lgs. n.
167/2011, l’inoltro del piano formativo previsto al punto 1) del presente articolo sarà effettuato,
oltre che per verificare il rispetto di quanto previsto all’art. 2 del presente accordo, al fine di
verificare tramite l’osservatorio territoriale la diffusione e l’utilizzo di tali tipologie contrattuali.
Art. 5 – Periodo di prova
Compiuto il periodo di prova, l’assunzione dell’apprendista diviene definitiva.
Può essere convenuto un periodo di prova, di durata non superiore a quanto previsto per il
lavoratore qualificato inquadrato al medesimo livello iniziale di assunzione durante il quale è
reciproco il diritto di risolvere il rapporto senza preavviso(*).
_______________________________
(*) A tal fine vengono riportate di seguito le durate del periodo di prova per ciascun livello.
La durata massima del periodo di prova non potrà superare i seguenti limiti:
Quadri e Primo Livello 6 mesi di calendario
Secondo e Terzo Livello 60 giorni di lavoro effettivo
Quarto e Quinto Livello 60 giorni di lavoro effettivo
Sesto Livello 45 giorni di lavoro effettivo
Art. 6 – Trattamento normativo
L’apprendista ha diritto, durante il periodo di apprendistato, allo stesso trattamento normativo
previsto dal vigente CCNL Terziario per i lavoratori appartenenti alla qualifica per la quale egli è
stato assunto.
Fermo restando il godimento delle ore di permesso di cui al primo comma dell’art. 146, le ulteriori
ore di permesso di cui ai commi terzo e quarto del medesimo art. 146 verranno riconosciute in
misura pari al 50% decorso un periodo pari alla metà della durata del contratto e in misura pari al
100% dal termine del periodo di apprendistato.
Nel rapporto di apprendistato il lavoro a tempo parziale avrà durata non inferiore al 60 per cento
della prestazione di cui all’art. 118 e seguenti del vigente CCNL Terziario, ferme restando per
l’apprendistato professionalizzante le ore di formazione e le durate indicate nelle tabelle A e B.
5
Art. 7 – Livelli di inquadramento professionale e trattamento economico
I livelli di inquadramento professionale e il conseguente trattamento economico per gli
apprendisti saranno i seguenti:
– 2 livelli inferiori a quello in cui è inquadrata la mansione professionale per cui è svolto
l’apprendistato per la prima metà del periodo di apprendistato;
– 1 livello inferiore a quello in cui è inquadrata la mansione professionale per cui è svolto
l’apprendistato per la seconda metà del periodo di apprendistato.
Alla fine dell’apprendistato il livello di inquadramento sarà quello corrispondente alla qualifica
eventualmente conseguita.
Per gli apprendisti assunti per l’acquisizione delle qualifiche e mansioni comprese all’interno del
vigente CCNL Terziario nel sesto livello di inquadramento, l’inquadramento e il conseguente
trattamento economico sono al settimo livello per la prima metà della durata del rapporto di
apprendistato.
E’ vietato stabilire il compenso dell’apprendista secondo tariffe di cottimo.
Art. 8 – Malattia
Durante il periodo di malattia l’apprendista avrà diritto, oltre a quanto previsto dalla legislazione
vigente:
a) per i primi tre giorni di malattia, limitatamente a sei eventi morbosi in ragione d’anno, ad
un’indennità pari al 60% della retribuzione lorda cui avrebbe avuto diritto in caso di normale
svolgimento del rapporto;
b) in caso di ricovero ospedaliero e per tutta la durata dello stesso, entro i limiti di cui all’art.
175 del vigente CCNL Terziario, ad un’indennità a carico del datore di lavoro, pari al 60% della
retribuzione lorda cui avrebbe avuto diritto in caso di normale svolgimento del rapporto.
Le disposizioni di cui alle lettere a) e b) si applicano a decorrere dal superamento del periodo di
prova.
Art. 9 – referente per l’apprendistato
Ai sensi di quanto previsto dall’art. 2, lett. d), D. Lgs. n. 167/2011, l’attuazione del programma
formativo, nel rispetto dei parametri previsti dagli allegati 1 e 2 e delle previsioni contenute nel
presente accordo, è seguita dal referente per l’apprendistato, interno od esterno, che dovrà
essere individuato all’avvio dell’attività formativa.
Il referente interno per l’apprendistato, ove diverso dal titolare dell’impresa stessa, da un
socio ovvero da un familiare coadiuvante, è il soggetto che ricopre la funzione aziendale
individuata dall’impresa nel piano formativo e che dovrà possedere un livello di
inquadramento pari o preferibilmente superiore a quello che l’apprendista conseguirà alla
fine del periodo di apprendistato e competenze adeguate.
6
Per l’apprendistato professionalizzante in caso l’azienda intenda avvalersi, per l’erogazione
della formazione, di una struttura esterna, quest’ultima dovrà mettere a disposizione un
referente per l’apprendistato provvisto di adeguate competenze.
Art. 10 – EST
Le parti riconoscono che gli apprendisti rispondono ai requisiti di iscrivibilità al Fondo di Assistenza
Sanitaria Integrativa di categoria (EST).
Art. 11 – Fon.Te
Le parti riconoscono che gli apprendisti rispondono ai requisiti di iscrivibilità al Fondo di
Previdenza Complementare di categoria (Fon.Te).
Agli stessi, per tutto il periodo di apprendistato, la contribuzione a carico del datore di lavoro sarà
pari all’1,55%, comprensivo della quota associativa pari a 22,00 euro, della retribuzione utile per il
computo del TFR.
Art. 12 – For.Te
Le parti concordano che gli apprendisti potranno essere posti in formazione nell’ambito della
progettazione formativa dell’impresa tramite il Fondo Forte.
Art. 13 – Riconoscimento precedenti periodi di apprendistato
Il periodo di apprendistato effettuato presso altre aziende, le ore di formazione per l’acquisizione
di competenze base e trasversali e le ore di formazione professionalizzante saranno computate
presso il nuovo datore, anche ai fini dell’assolvimento degli obblighi formativi, purché per la
formazione professionalizzante, l’addestramento si riferisca alle stesse attività e non sia
intercorsa, tra un periodo e l’altro, una interruzione superiore ad un anno.
Art. 14 – Obblighi del datore di lavoro
Il datore di lavoro ha l’obbligo:
a) di impartire o di far impartire nella sua azienda, all’apprendista alle sue dipendenze,
l’insegnamento necessario perché possa conseguire la capacità per diventare lavoratore
qualificato;
b) di non sottoporre l’apprendista a lavorazioni retribuite a cottimo né in genere a quelle a
incentivo;
c) di non sottoporre l’apprendista a lavori superiori alle sue forze fisiche o che non siano
attinenti alla lavorazione o al mestiere per il quale è stato assunto;
d) di consentire all’apprendista, senza operare trattenuta alcuna sulla retribuzione, lo
svolgimento della formazione prevista nel piano formativo individuale, computando le ore di
formazione all’interno dell’orario di lavoro;
7
e) di accordare all’apprendista i permessi retribuiti necessari per gli esami relativi al
conseguimento di titoli di studio;
f) di ottemperare a quanto previsto dai successivi artt. 19, 20 e 21.
Art. 15 – Doveri dell’apprendista
L’apprendista deve:
a) seguire le istruzioni del datore di lavoro o della persona da questi incaricata della sua
formazione professionale e seguire col massimo impegno gli insegnamenti che gli vengono
impartiti;
b) prestare la sua opera con la massima diligenza;
c) partecipare attivamente con assiduità e diligenza alle attività formative previste nel proprio
piano formativo individuale, nel rispetto delle modalità ivi previste;
d) osservare le norme disciplinari generali previste dal vigente CCNL TDS e le norme
contenute negli eventuali regolamenti interni di azienda, purché questi ultimi non siano in
contrasto con le norme contrattuali e di legge.
L’apprendista è tenuto a svolgere la formazione di cui al presente accordo, anche se in possesso di
un titolo di studio.
Parte II – Apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere
Art. 16 – sfera di applicazione
L’apprendistato professionalizzante, quale contratto a contenuto formativo volto all’acquisizione
di specifiche competenze professionali, è ammesso nell’ambito del vigente CCNL TDS per tutte le
qualifiche e mansioni comprese nel secondo, terzo, quarto, quinto e sesto livello della
classificazione del personale, con esclusione delle figure professionali individuate nei punti n. 21),
23) e 24) del quinto livello.
Sono escluse, inoltre, le seguenti ipotesi:
a) lavori di scrittura, archivio e protocollo (corrispondenti alle qualifiche di “archivista” e
“protocollista”);
b) lavori di dattilografia (corrispondenti alla qualifica di “dattilografo”) purché il relativo
personale risulti in possesso di specifico diploma di scuola professionale di dattilografia,
legalmente riconosciuta;
Ai sensi ed alle condizioni previste dalla legislazione vigente è possibile instaurare rapporti di
apprendistato anche con giovani in possesso di titolo di studio post – obbligo o di attestato di
qualifica professionale idonei rispetto all’attività da svolgere.
8
Art. 17 – Percentuale di conferma
Le imprese non potranno assumere apprendisti qualora non abbiano mantenuto in servizio
almeno l’80% dei lavoratori il cui contratto di apprendistato professionalizzante sia già venuto a
scadere nei ventiquattro mesi precedenti, ivi compresi i lavoratori somministrati che abbiano
svolto l’intero periodo di apprendistato presso le medesime. A tale fine, fermo restando quanto
previsto dalla lettera l), comma 1, dell’art. 2, D. Lgs. n. 167/2011, non si computano i lavoratori che
si siano dimessi, quelli licenziati per giusta causa, quelli che, al termine del periodo di formazione
abbiano esercitato la facoltà di recesso e i rapporti di lavoro risolti nel corso o al termine del
periodo di prova. La limitazione di cui al presente comma non si applica quando nel biennio
precedente sia venuto a scadere un solo contratto di apprendistato.
Art. 18 – Durata dell’apprendistato
Salvo quanto previsto nel successivo art. 22, il rapporto di apprendistato si estingue in relazione
alle qualifiche da conseguire secondo le scadenze di seguito indicate:
II 36
III 36
IV 36
V 36
VI 24
Art. 19 – Attività formativa: durata e contenuti
Si definisce qualificazione l’esito di un percorso con obiettivi professionalizzanti da
realizzarsi, attraverso modalità di formazione interna, in affiancamento, o esterna
finalizzato all’acquisizione dell’insieme delle corrispondenti competenze.
Il percorso formativo dell’apprendista é definito in relazione alla qualifica
professionale e al livello d’inquadramento previsto dal vigente CCNL Terziario che
l’apprendista dovrà raggiungere (vedi All. 1), entro i limiti di durata massima che può
avere il contratto di apprendistato fissati dagli articoli 18 e 22.
In tal senso, i requisiti della formazione professionalizzante in termini quantitativi sono
quelli indicati nelle TABELLE A e B che costituiscono parte integrante del presente
accordo.
Al fine di garantire un’idonea formazione teorico-pratica dell’apprendista, vengono
indicate nella tabella A le ore di formazione che dovranno essere erogate, ferma
restando la possibilità di anticipare in tutto o in parte l’attività formativa prevista per
le annualità successive.
9
La registrazione della formazione erogata, in assenza del libretto formativo del
cittadino, potrà avvenire anche attraverso supporti informatici e fogli firma.
Art. 20 – Modalità di erogazione della formazione
Nel rispetto di quanto previsto dai precedenti artt. 14, lett. d) e 19 in relazione
all’orario di svolgimento dell’attività formativa ed in materia di registrazione della
formazione erogata, la formazione a carattere professionalizzante può essere svolta in
aula, on the job, nonché tramite lo strumento della formazione a distanza (FAD) e
strumenti di e-learning ed in tal caso l’attività di accompagnamento potrà essere
svolta in modalità virtualizzata e attraverso strumenti di teleaffiancamento o videocomunicazione
da remoto.
Qualora l’attività formativa venga svolta esclusivamente all’interno dell’azienda,
l’azienda dovrà essere in condizione di erogare formazione ed avere risorse umane
idonee a trasferire conoscenze e competenze richieste dal piano formativo,
assicurandone lo svolgimento in idonei ambienti, come indicato nel piano formativo.
Art. 21 – Riconoscimento della qualifica professionale e registrazione nel libretto formativo
Al termine del rapporto di apprendistato il datore di lavoro attesterà l’avvenuta
formazione e darà comunicazione per iscritto all’apprendista 30 giorni prima della
scadenza del periodo formativo dell’eventuale acquisizione della qualifica
professionale.
Il datore di lavoro, inoltre, è tenuto a comunicare entro 5 giorni all’ente bilaterale i
nominativi degli apprendisti ai quali sia stata attribuita la qualifica.
Il datore di lavoro è tenuto, altresì, a comunicare al competente Centro per l’impiego i
nominativi degli apprendisti di cui per qualunque motivo sia cessato il rapporto di
lavoro ovvero sia stato trasformato, entro il termine di 5 giorni dalla cessazione o dalla
trasformazione stessa.
In assenza del libretto formativo del cittadino, la predetta attestazione della
formazione svolta, varrà anche ai fini dell’attestazione sul percorso formativo.
Art. 22 – qualifiche con durata fino a 5 anni
In deroga a quanto previsto dal precedente art 18 ed in coerenza con quanto indicato
dal Ministero del Lavoro nella risposta ad interpello n. 40 del 26 ottobre 2011, in
relazione alle figure professionali aventi contenuti competenziali omologhi e
sovrapponibili a quelli delle figure artigiane e per le quali si ritiene possibile
l’attivazione di contratti di apprendistato per periodi formativi superiori ai 3 anni, le
parti individuano nella tabella B le figure professionali per le quali prevedono una
durata pari a 48 mesi.
10
Parte III – disposizioni finali
Art. 23 – Rinvio alla legge
Per quanto non disciplinato dal presente accordo le parti fanno espresso riferimento alle
disposizioni di legge vigenti in materia ed alle previsioni contenute nel vigente CCNL terziario.
Art. 24 – Decorrenza
Il presente accordo decorre dal 26 aprile 2012.
Dichiarazione delle Parti n. 1
Le Parti si danno reciprocamente atto che, qualora intervenissero significative modifiche legislative
sull’istituto dell’apprendistato a seguito della conclusione della trattativa sulla riforma del mercato
del lavoro, si incontreranno per operare le opportune armonizzazioni ai contenuti del presente
accordo.
Dichiarazione delle Parti n. 2
Con riferimento alla regolamentazione della contribuzione attualmente prevista per le aziende che
occupano da 1 a 9 dipendenti, come disposto dall’art. 22, comma 1, L. 183/2011 ,le Parti
concordano di attivarsi congiuntamente presso i competenti livelli istituzionali per sancire la
certezza dell’applicazione della contribuzione figurativa.
FILCAMS – CGIL CONFCOMMERCIO – Imprese per l’Italia
FISASCAT – CISL
UILTUCS – UIL