OGGETTO: LE NORME SUI PERMESSI ELETTORALI
1) PERMESSI PER I LAVORATORI IMPEGNATI NELLE OPERAZIONI
ELETTORALI PER ESERCITARE LA FUNZIONE DI PRESIDENTE,
SCRUTATORE NEL SEGGIO ELETTORALE E PER SVOLGERE LA FUNZIONE
DI RAPPRESENTANTE DI LISTA:
– Al lavoratore, con contratto a tempo indeterminato e determinato (anche temporaneo) sia nel
pubblico che nel privato, chiamato a svolgere funzioni presso i seggi elettorali per le
elezioni del Parlamento (nazionale ed europeo), per le elezioni comunali, provinciali e
regionali ed in occasione delle consultazioni referendarie, ai sensi dell’art. 119 del T.U. n.
361/57, modificato dalla Legge n. 53/90, e dell’art. 1 della Legge 29.1.1992, n. 69, è
riconosciuto il diritto di assentarsi per tutto il periodo corrispondente alla durata delle
operazioni di voto e di scrutinio. L’assenza è considerata attività lavorativa a tutti gli
effetti.
– Dato che l’attività presso i seggi è equiparata ad attività lavorativa, non è consentito
richiedere prestazioni lavorative nei giorni coincidenti con le operazioni elettorali,
anche se eventuali obblighi di servizio fossero collocati in orario diverso da quello di
impegno ai seggi.
– I componenti del seggio elettorale o rappresentanti di lista o comunque impegnati in
operazioni connesse, hanno diritto inoltre a recuperare le giornate non lavorative di
impegno ai seggi con giorni di recupero da concordare con il datore di lavoro, in
rapporto anche alle esigenze di servizio. L’orientamento della Corte Costituzionale è
che il recupero delle giornate destinate alle operazioni elettorali, avvenga nel periodo
immediatamente successivo ad esse. Pertanto, nel caso specifico di queste ultime
elezioni (si sono svolte in domenica e lunedì), i lavoratori interessati hanno diritto a
restare a casa retribuiti nei due giorni successivi (martedì e mercoledì); laddove, le
operazioni di scrutinio si protraessero oltre la mezzanotte del lunedì, si dovrà considerare martedì come giorno dedicato alle operazioni elettorali e pertanto le
giornate di diritto al riposo, saranno il mercoledì e il giovedì.
Se il lavoratore non potrà godere dei giorni di riposo compensativo, saranno due le
opzioni:
1) il pagamento in busta delle quote di retribuzione dovute;
2) 2 giorni in più come ferie o permessi da godere.
ASSENZA DAL LAVORO DEI DIPEDENTI DEL SETTORE PRIVATO CHE SI
RECANO A VOTARE IN COMUNI DIVERSI RISPETTO A QUELLO NEL QUALE
PRESTANO LA LORO ATTIVITA’ LAVORATIVA (TRATTAMENTO):
In questo caso, non è previsto alcun permesso specifico per recarsi a votare. Il
lavoratore dovrà chiedere ed ottenere, permessi non retribuiti o ferie per raggiungere
il proprio comune di residenza.
ASSENZA DEL DIPENDENTE PUBBLICO CHE SI RECA A VOTARE IN UN
COMUNE DIVERSO RISPOETTO A QUELLO NEL QUALE PRESTA LA PROPRIA
ATTIVITA’ LAVORATIVA (TRATTAMENTO)
Nel caso dei dipendenti pubblici, invece, sono previsti i permessi retribuiti ai sensi di
quanto previsto dalla circolare della ragioneria generale dello Stato Igop n. 23 del
10.3.1992. La concessione del permesso retribuito per recarsi a votare in comune
diverso da quello della sede di servizio, ai sensi dell’art. 118 del DPR 30.3.1957 n. 361, è
previsto solo nell’ipotesi in cui il lavoratore risulti trasferito di sede nell’approssimarsi
delle elezioni il quale, anche se abbia provveduto nel termine prescritto di 20 giorni a
chiedere il trasferimento di residenza, non abbia ottenuto in tempo l’iscrizione nelle
liste elettorali della nuova sede di servizio.
Qualora ricorra la predetta circostanza al lavoratore va riconosciuto il permesso
retribuito per l’esercizio del diritto di voto entro i limiti di tempo stabiliti dal Ministero
del Tesoro con Decreto 5.3.1992 sotto indicati, comprensivi del tempo occorrente per il
viaggio di andata e di ritorno:
1 giorno per le distanze da 350 a 700 km;
2 giorni per le distanze oltre i 700 km o per spostamenti da e per le isole.
PERMESSI PER I CANDIDATI:
Qualora tra i Vs. dipendenti ci fossero dei candidati alle elezioni, sappiate che, per lo
svolgimento della campagna elettorale, non sono previsti specifici permessi. Solo per i
dipendenti pubblici, è possibile, per il personale a tempo indeterminato, fruire a tal
fine dei permessi retribuiti previsti contrattualmente (3 giorni all’anno).
AGEVOLAZIONI PER LE SPESE DI VIAGGIO PER RAGGIUNGERE IL
PROPRIO SEGGIO:
TRENO E NAVE: riduzione del 60% sulla tariffa ordinaria (andata e ritorno)
Per usufruire delle agevolazioni, occorre presentare la tessera elettorale. Nel viaggio di
ritorno, si rende necessario presentare la tessera elettorale con il timbro della sezione presso
cui ha votato.
Tanti cordiali saluti.