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Irpef, c’è il codice tributo

Irpef, c’è il codice tributo

IRPEF, C’E’ IL CODICE TRIBUTO
Ok al recupero per i maggiori acconti del 2009

Il credito d’imposta per i maggiori acconti irpef 2009 trova il codice. Attraverso la risoluzione n. 248/e di ieri l’agenzia delle entrate ha infatti istituito l’apposito codice tributo che le persone fisiche potranno utilizzare per recuperare l’importo pari al 20% del maggiore acconto irpef pagato per l’anno 2009.
L’articolo 1, comma 1, del decreto legge n. 168 del 2009 ha introdotto la riduzione di venti punti percentuali dei versamenti dovuti a titolo di acconto dell’Irpef per l’anno 2009 da parte delle persone fisiche. L’effetto di tale disposizione è ovviamente quella di consentire a questa categoria di contribuenti il differimento di tali importi, nei limiti di quanto effettivamente dovuto, al momento della determinazione dell’imposta dovuta a saldo per la stessa annualità.
Il credito d’imposta in parola è diretta conseguenza del fatto che il provvedimento citato è entrato in vigore a fine novembre quando ormai molti contribuenti avevano già provveduto al versamento della seconda o unica rata di acconto irpef dovuta per l’esercizio in corso. Per questi ultimi infatti il comma 2 del citato articolo 1 ha previsto la possibilità che gli stessi possano recuperare detti maggiori versamenti sotto forma di un credito d’imposta utilizzabile in compensazione ai sensi dell’articolo 17 del credito legislativo 9 luglio 1997 n. 241.

Naturalmente anche l’utilizzo di detto credito d’imposta così come la riduzione dell’acconto irpef dovuto per l’anno 2009 dal 99 al 79%, costituisce una mera facoltà per il contribuente che potrebbe aver deciso di versare comunque l’acconto nella misura originariamente prevista e di non avvalersi del suddetto credito d’imposta.
Naturalmente una volta attribuito il credito d’imposta è stabilito che lo stesso è pari alla riduzione del 20% degli acconti Irpef dovuti per l’anno 2009, la possibilità di utilizzo concreto dello stesso era condizionata all’istituzione dell’apposito codice tributo al quale ha provveduto la risoluzione n. 284/e di ieri. Il codice istituito è il 4035 denominato: “Irpef – utilizzo in compensazione del credito d’imposta di cui l’articolo 1, comma 2, dl 168/2009”. Detto codice tributo, precisa la risoluzione in commento, dovrà essere indicato all’interno del modello F24 nella sezione “Erario” in corrispondenza degli importi a credito compensati con indicazione dell’anno di riferimento che ovviamente sarà il 2009.
Naturalmente tale codice non è immediatamente utilizzabile. Occorrerà il tempo tecnico necessario perché lo stesso venga inserito nei sistemi software di creazione e di controllo dei pagamenti relativi ai modelli F24.
Da notare che in attesa della pratica fruibilità di detto nuovo credito d’imposta la bozza della dichiarazione Unico 2010, disponibile sul sito internet delle entrate, ne aveva già recepito gli effetti concreti. Infatti nel rigo RN38 dedicato agli acconti versati per il periodo d’imposta 2009 è stato introdotto un apposito campo denominato “eccedenza di versamento compensata in F24”. All’interno dello stesso il contribuente dovrà indicare quanta parte del suddetto credito d’imposta è stato utilizzato in compensazione per evitare di scomputare a titolo di acconto la quota parte di esso già utilizzata per il pagamento di altre imposte o contributi.

Sfumata quindi la possibilità del recupero di tale credito d’imposta con il pagamento del saldo dell’Ici dovuta per il 2009, il cui termine di pagamento è in scadenza proprio oggi, i contribuenti potranno utilizzare per la prima volta il nuovo codice tributo in occasione dei prossimi versamenti quali, ad esempio, l’acconto Iva in scadenza per il prossimo 28 dicembre.

DOTT.SSA MONICA MELANI

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