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Assunzioni al sud, torna lo sconto

Assunzioni al sud, torna lo sconto

DECRETO SVILUPPO:
ASSUNZIONI AL SUD, TORNA LO SCONTO
Trecento euro al mese a chi impiega lavoratori svantaggiati

Torna il bonus per le nuove assunzioni nel Mezzogiorno d’Italia, che ritrovano uno sconto fiscale di Trecento euro mensili per un triennio (2011/2013), a chi assumerà a tempo indeterminato lavoratori svantaggiati, come disoccupati, chi non è in possesso di diploma di scuola media superiore o professionale, chi ha superato i 50 anni di età, gli adulti che vivono soli con una o più persone a carico. Il nuovo incentivo, che premia le assunzioni effettuate in sovrannumero rispetto all’anno 2010, fa parte del pacchetto di misure per lo sviluppo, stabilito dal Consiglio dei ministri.
A beneficiarne non sono solo le imprese, ma anche i professionisti.

Bonus occupazione
La nuova agevolazione è la riproposizione del vecchio bonus assunzione che ha visto agevolate le assunzioni effettuate nel 2008 nel Sud d’Italia (Calabria, Campania, Puglia, Basilicata, Sicilia, Sardegna, Abruzzo e Molise).
Allora il bonus fiscale era di 333 euro per lavoratore, elevate a 416 euro nel caso di donne rientranti nella definizione di lavoratore svantaggiato.
Il nuovo incentivo, invece, in attesa di una sistematica definizione della fiscalità di vantaggio per il Mezzogiorno e del consenso da parte dell’Unione europea, prevede un importo di poco inferiore pari a 300 euro mensili per ogni nuovo lavoratore assunto a tempo indeterminato nei dodici mesi successivi all’entrata in vigore del decreto per lo sviluppo.

Normativa
L’incentivo spetta a condizione che, a partire dall’entrata in vigore del decreto per lo sviluppo e fino alla scadenza del dodicesimo mese successivo, il datore di lavoro aumenti il numero di dipendenti a tempo indeterminato assumendo persone svantaggiate ai sensi del Regolamento n. 800/2008 nelle regioni del Mezzogiorno.
Il bonus fiscale spetta per tre anni, ossia dalla data di assunzione fino al 31 dicembre 2013 per un
importo fissato a 300 euro per ciascun lavoratore assunto e per ciascun mese.
Per le assunzioni di dipendenti con contratto a tempo parziale, il bonus verrà ridotto in misura proporzionale alle ore prestate rispetto a quelle del contratto nazionale.
Al fine del calcolo del bonus spettante, il credito matura su base mensile per ogni nuovo assunto che costituisce un incremento della base occupazionale rispetto a quella del periodo di riferimento, cioè dell’anno 2010. Tale incremento deve ovviamente tener conto anche dei licenziamenti o delle diminuzioni occupazionali dell’impresa.
Da un punto di vista operativo il credito d’imposta non può essere chiesto a rimborso e va utilizzato esclusivamente in compensazione entro tre anni dalla data di assunzione.
Il credito va dichiarato nella dichiarazione dei redditi e non concorre ai fini della base imponibile Irpef/Ires e Irap e non rileva ai fini del rapporto di cui agli articoli 61 e 109, comma 5, del tuir in ordine, rispettivamente, alla deducibilità degli interessi passivi e all’inerenza delle spese generali.

Lavoratori svantaggiati
· Chi non ha un impiego retribuito da almeno sei mesi;
· chi non possiede un diploma di scuola media superiore o professionale;
· lavoratori che hanno superato i 50 anni di età;
· adulti che vivono soli con una o più persone a carico;
· lavoratori occupati in professioni o settori caratterizzati da un tasso di disparità uomo-donna;
· membri di una minoranza nazionale all’interno di uno stato membro

Lavoratori molto svantaggiati
· Lavoratore senza lavoro da almeno 24 mesi

Decadenza del beneficio
Il diritto a beneficiare del credito d’imposta può venir meno per diverse ragioni. Qui di seguito si elencano le cause principali:
· Il numero complessivo dei dipendenti risulta inferiore o pari a quello rilevato nel 2010;
· i posti di lavoro creati non sono conservati per un periodo minimo di tre anni per le grandi imprese e di due anni per le piccole e medie imprese (meno di 250 dipendenti e con fatturato non superiore ai 250 milioni di euro);
· accertamento di violazioni fiscali, contributive e alla normativa sulla sicurezza del lavoro;
· emanazione di provvedimenti definitivi della magistratura contro il datore di lavoro per condotta antisindacale.

Le aziende con sedi al Sud d’Italia (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Sardegna e Sicilia), sono pregate di mettersi in contatto con lo Studio per esaminare se fra le nuove assunzioni siano presenti lavoratori svantaggiati.
Grazie.

Cordiali saluti

DOTT. MONICA MELANI

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