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La Produttività taglia i contributi – Gestione separata – Liberalizzazione dell’orario dei negozi

La Produttività taglia i contributi – Gestione separata – Liberalizzazione dell’orario dei negozi

Milano, 17.01.2012
Spett.le clientela

 

 

Oggetto: Decontribuzione sui premi di risultato sulle retribuzioni 2010, Gestione Separata aumento dal 1/1/2012, liberalizzazione dell’ orario dei negozi.

 

Gazzetta Ufficiale n. 301/2011 dm 3 agosto 2011

 

Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n. 301/2011 del dm 3 agosto 2011 è partita la decontribuzione dei premi di risultato, che consente lo sgravio contributivo sulle retribuzioni del 2010 previste dalla contrattazione di secondo livello.

Lo sgravio (25% alle aziende e 100% ai lavoratori) è calcolabile fino al 2.25% della retribuzione annua dei lavoratori.

Dal 28 dicembre, giorno della pubblicazione in G.U. del decreto, le aziende possono presentare richiesta dello sgravio all’INPS, previa presentazione della domanda esclusivamente per via telematica e l’ammissione allo sgravio avviene a decorrere dal 60° giorno successivo a quello che lo stesso Ente fisserà quale termine ultimo per la trasmissione delle istanze.

La decontribuzione opera sui premi di risultato, stabiliti dai contratti di secondo livello aziendali e/o territoriali.

Il decreto 3 agosto 2011 stabilisce che per l’anno 2010 lo sgravio contributivo fino al 2.25% della retribuzione contrattuale è applicabile solo alla quota di retribuzione imponibile.

Si ricorda che gli accordi devono essere sottoscritti dal datore di lavoro e depositati presso la Direzione Provinciale del Lavoro entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto.

Si ricorda che per la concessione dello sgravio contributivo è necessario essere in possesso del documento unico regolarità contributiva (DURC) e l’aver rispettato accordi e contratti collettivi nazionali, nonché regionali, territoriali e aziendali.

 

GESTIONE SEPARATA, ALIQUOTA AL 27.72%

Dal 1° gennaio è scattato, per professionisti senza cassa e co.co.co., l’aumento di un punto percentuale dell’aliquota contributiva infatti è passata dal 26.72% al 27.72%, mentre per gli iscritti a altre forme di previdenza obbligatoria e per il titolari di pensione l’aliquota si è portata dal 17% al 18%.

Sempre dal 1° gennaio, come stabilito dalla manovra Monti (legge n.214/2011) è scattata l’estensione delle prestazioni di malattia e di maternità a favore dei professionisti senza cassa che avranno diritto all’indennità giornaliera di malattia a carico INPS, all’indennità di maternità e al congedo parentale retribuito, limitatamente a un periodo di tre mesi entro il primo anno del bambino.

Per il diritto alla prestazione occorre che i lavoratori versino alla gestione separata l’aliquota aggiuntiva dello 0.72%.

 

Di seguito riportiamo una tabella riassuntiva sul cambiamento contributivo dal 1° gennaio.

                                                        LA CONTRIBUZIONE 2012

Elementi

Soggetti privi di

tutela pensionistica

Soggetti con altra tutela pensionistica o pensionati
Aliquota di contribuzione

27.72%

18.00%

Ripartizione

dell’onere

contributivo

Lavoro autonomo:Professionista = 27.72 % (1)Co.co.co, lavoro a progetto:

-Committente = 18,48%

-lavoratore = 9,24%

Associazione in partecipazione:

-Associante = 15,25%

-Associato = 12,47%

Lavoro autonomo:Professionista = 18,00 % (1)Co.co.co, lavoro a progetto:

-Committente = 12,00%

-lavoratore = 6,00%

Associazione in partecipazione:

-Associante = 9,90%

-Associato = 8,10%

27,00%

18,00%

 

1)      I professionisti possono addebitare in fattura un 4% a titolo di rivalsa.

 

 

Liberalizzazione degli orari dei negozi: è bagarre.

L’articolo 31 della manovra Monti, che prevede la liberalizzazione degli orari dei negozi, ha diviso regioni e consumer.

Da un lato, Toscana, Piemonte, Veneto, Lazio e Puglia hanno dichiarato di esser pronte a fare ricorso al Corte Costituzionale perché la norma violerebbe la competenza esclusiva in fatto di regolamentazione del commercio assicurata dalla Carta agli enti territoriali, dall’altro il Codacons è pronto a denunciare all’Antitrust perché colpevoli di danneggiare la concorrenza.

Secondo Boni, presidente del consiglio regionale lombardo, anche la Lombardia dovrebbe impugnare il provvedimento esecutivo in quanto penalizza le cosiddette imprese familiari a beneficio invece della grande distribuzione e degli esercizi gestiti da immigrati.

Secondo l’interpretazione della Grande Distribuzione Organizzata (GDO) il decreto legge è già attuativo dal 6 dicembre e non necessita di alcun recepimento da parte delle amministrazioni locali; pertanto di fatto la legge è già in vigore; i 90 giorni, (riportati dai media) secondo Federdistribuzione, non riguardano la liberalizzazione degli orari, ma il tempo entro cui le regioni dovranno adeguare le loro normative in materia di programmazione commerciale urbanistica.

 

 

 

 

Cordiali saluti

(Dott.ssaMonica Melani)

 

 

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