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Bonus assunzioni per genitori precari

Bonus assunzioni per genitori precari

Spett.le clientela

CIRCOLARE INPS N° 115 DEL 05/09/2011 IN ATTUAZIONE DEL DECRETO DEL MINISTERO DELLA GIOVENTU’ DEL 19/11/2010 (N. 301 DEL 27/12/2010).

Oggetto: Bonus per assunzioni dei giovani genitori precari con figli a carico.
Buone notizie per i giovani genitori che hanno una condizione lavorativa di precariato, infatti le aziende potranno usufruire di un bonus di 5 mila euro in caso di assunzione di questi lavoratori svantaggiati; il beneficio spetterà alle imprese private e alle società cooperative, comprese le imprese sociali previste dal DLgs24 marzo 2006 n. 155, sono invece esclusi gli enti pubblici e i datori di lavoro non qualificabili come imprenditori dal codice civile.
Le risorse a disposizione ammontano a 51 milioni di euro e le iscrizioni dei genitori – lavoratori saranno sospese solo al raggiungimento di utilizzo del fondo pari all’80%.
Il sostegno arriva nell’ambito del pacchetto di iniziative denominato "Diritto al Futuro", concepito dal ministero della Gioventù, dall’Abi e dall’Inps.
È proprio quest’ultima ad aver istituito la "Banca dati per l’occupazione dei giovani genitori", a cui possono iscriversi i giovani genitori di figli minori, in cerca di un’occupazione stabile.
Le iscrizioni alla banca dati e le assunzioni che comportano il riconoscimento dell’incentivo potranno essere effettuate a partire dalla data di pubblicazione di un avviso a cura dell’INPS sulla Gazzetta Ufficiale.
Ecco i requisiti necessari per iscriversi alla banca dati:

  • età non superiore a 35 anni;
  • essere genitori di figli minori – legittimi, naturali o adottivi – ovvero affidatari di minori;
  • essere titolari di uno dei seguenti rapporti di lavoro: lavoro subordinato a tempo determinato, lavoro in somministrazione, lavoro intermittente, lavoro ripartito contratto di inserimento, collaborazione a progetto o occasionale, lavoro accessorio, collaborazione coordinata e continuativa;
  • essere disoccupati, ma iscritti presso un centro pubblico per l’impiego.
  • L’iscrizione si effettua accedendo al sito internet dell’Inps (www.inps.it) e seguendo il percorso:< al servizio del cittadino>, < autenticazione con pin >, < fascicolo previdenziale del cittadino>, <comunicazioni telematiche>, <invio comunicazioni>, <iscrizione banca dati dei giovani>.
    Per autenticarsi è necessario disporre del codice PIN rilasciato dall’Inps che è possibile richiederlo all’istituto tramite le indicazioni sul sito oppure il numero verde 803.164
    L’accesso alla banca dati può essere effettuato anche collegandosi al sito del ministero della gioventù www.gioventu.gov.it sempre tramite pin.
    All’esito positivo della procedura di compilazione della domanda e alla conseguente iscrizione alla banca dati, verrà rilasciato il codice identificativo (Ciu), che permetterà al soggetto iscritto di accedere in ogni momento alla domanda per comunicare eventuali variazioni.
    La cancellazione dalla banca dati del soggetto iscritto sarà automatica nel caso di:
    – compimento di 36 anni d’età;
    – raggiungimento della maggiore età di tutti i minori;
    – cessazione dell’affidamento del minore;
    – assunzione a tempo indeterminato (pieno o parziale).

    L’incentivo è riconosciuto per l’assunzione a tempo indeterminato, anche parziale, oppure per la trasformazione a tempo indeterminato di un rapporto a tempo determinato.

    Tutte le condizioni per usufruire del bonus.
    Il bonus per l’assunzione di giovani precari con figli a carico è pari a 5.000 euro e può essere goduto dalle imprese per un massimo di 5 lavoratori iscritti nella banca dati, il beneficio è cumulabile con altri incentivi previsti dalle norme vigenti.
    Le imprese e le cooperative interessate possono verificare direttamente se una persona è iscritta alla banca dati, mediante codice fiscale del lavoratore.
    Per poter usufruire del beneficio devono ricorrere diverse condizioni per il datore di lavoro e il lavoratore.
    Datore di lavoro:
    – l’assunzione non deve costituire attuazione di un obbligo, ai sensi della legge 68/1999 in favore dei disabili;
    – il datore di lavoro non deve aver effettuato nei 6 mesi precedenti licenziamenti per giustificato motivo oggettivo o riduzione di personale;
    – non deve avere in atto sospensioni dal lavoro o riduzioni dell’orario di lavoro per crisi aziendale, ristrutturazione, riorganizzazione o riconversione industriale.
    Lavoratore:
    – non deve essere stato licenziato, nei sei mesi precedenti l’assunzione, dalla medesima impresa.
    Le imprese e le cooperative che assumono i giovani iscritti nella banca dati devono compilare apposita istanza online, mediante il modulo disponibile presso il cassetto previdenziale delle aziende del sito www.inps.it.
    Entro il giorno successivo all’invio, l’Inps, effettuati con esito positivo i controlli automatizzati, attribuirà automaticamente alla posizione contributiva interessata il codice di autorizzazione corrispondente all’incentivo richiesto.
    (E qui permettetemi un commento personale: in realtà, ci vogliono mesi prima che l’INPS attribuisca un codice di autorizzazione! E poi fioccano le note di rettifica!).
    La fruizione dell’incentivo avviene tramite conguaglio del relativo credito nella dichiarazione Uniemens, il bonus dovrà essere fruito, fino al raggiungimento di 5000 euro, in quote mensili non superiori alla retribuzione maturata nel singolo mese dal lavoratore; il codice di autorizzazione che identifica il beneficio e le sue modalità di esposizione saranno illustrate in un apposito messaggio da parte dell’Inps.
    Mi si permetta un’ulteriore commento personale: Non sono queste le misure che possono cambiare lo stato dell’occupazione in Italia e non sono queste le misure che possono favorire l’occupazione dei giovani!
    Non sono misure che possono essere di stimolo ad assumere giovani per un imprenditore; perché, il vero problema dell’Italia è la mancanza di lavoratori qualificati, che usciti da scuola abbiano già in mano gli strumenti per affrontare il mondo del lavoro.
    E dopo la preparazione, ma altrettanto importante, è l’etica.
    Purtroppo, ci manca l’etica del lavoro tipica dei paesi protestanti, e le giovani generazioni non fanno eccezione!

    Cordiali saluti
    (Dott.ssa Monica Melani)

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